lunedì 28 marzo 2011

L'ABC delle lavorazioni: cardato o pettinato?

Accecati dall'invadente onnipresenza dei brand di moda, si diventa sempre meno capaci di riconoscere la qualità, nei materiali ma anche nelle lavorazioni, e ci si lascia cullare dalla falsa idea che il brand garantisce sulla qualità del prodotto che acquistiamo. Spesso, purtroppo, non è affatto così. E allora, abbiamo pensato, perché non dedicare un post ogni tanto a condividere i dettagli più interessanti del nostro lavoro, quelli che fanno la differenza tra una sciarpa qualsiasi e una delle nostre?

La tessitura è un'arte combinatoria e delle più sofisticate: esistono centinaia di materie prime e altrettanti modi per trasformarle in filato, per non parlare delle diverse modalità di tessitura. Quanti di voi per esempio conoscono la differenza tra filo cardato e filo pettinato? Innanzitutto, stiamo parlando di filatura, cioè delle operazioni necessarie alla trasformazione delle fibre in filo. Per trasformare una massa di fibre in un filato l'operazione indispensabile è la torcitura. Perché è così importante il filato? Perché da esso dipendono le caratteristiche dei prodotti finiti, freschi e leggeri se ottenuti da lane pettinate, corposi e caldi se da lane cardate.

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