giovedì 9 giugno 2011

La decorazione shibori

Una degli ostacoli più grandi che incontriamo quando presentiamo le nostre creazioni ai clienti c'è la scarsa conoscenza delle tecniche di lavorazione che abbiamo usato per ottenere proprio quella sfumatura, quel disegno particolare, quel risultato unico.


Non pretendiamo che si padroneggi l'antica arte della tessitura in ogni suo dettaglio (è una materia talmente vasta che non la padroneggiamo tutta nemmeno noi...) ma che sapere cosa si sta comprando e magari per quale ragione la stiamo vendendo proprio a quel prezzo e non a un altro, pensiamo sia utile. Anzi, necessario, visto che il nostro occhio si è abituato a lavorazioni di poco valore e talvota fatica anche solo a concepire l'esistenza di manualità che si credono ormai sepolte nel lontano passato.

Prendiamo lo shibori per esempio. Quando mostriamo le nostre sciarpe realizzate con questa antica tecnica giapponese, molti pensano che si tratti semplicemente di decorazioni stampate. Nulla di più lontano! Proviamo a capirci qualcosa di più allora.


Nata in Giappone nell'VIII secolo dopo Cristo, lo shibori è un'antica tecnica di decorazione dei tessuti che vide il suo massimo splendore durante l'era Edo (1603-1868) della storia giapponese. Questa tecnica di tintura consiste nella manipolazione del tessuto, legandolo in alcuni punti o isolandone altri con corde o forme di legno, prima di immergerlo nel bagno di tintura. Il risultato è una decorazione, astratta nella maggior parte dei casi, in cui le porzioni di tessuto precedentemente isolate non vengono toccate dal bagno della tintura e mantengono quindi la loro colorazione originale.


Ovviamente la tecnica shibori richiede una grande attenzione al dettaglio perché per essere sicuri di ottenere sempre lo stesso effetto il tessuto va sempre piegato nello stesso modo prima di essere tinto. Ecco perché nei nostri archivi conserviamo le istruzioni passo per passo per ottenere una decorazione specifica!

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